Breve storia delle religioni by Richard Holloway

Breve storia delle religioni by Richard Holloway

autore:Richard Holloway [Holloway, Richard]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2016-10-14T07:34:40+00:00


Capitolo 21

La Chiesa va al potere

Probabilmente vi erano cristiani a Roma fin da prima dell’arrivo di Paolo. Le strade e le rotte marittime dell’impero favorivano la diffusione delle idee tanto quanto i movimenti di truppe, perciò è verosimile che dei cristiani si fossero già stabiliti nella capitale del mondo romano. Non che avessero suscitato molta attenzione. Paolo descriveva i primi cristiani come persone insignificanti e disprezzate, quel genere di falliti che seguiva Gesù in Israele. E tra loro ci sarebbero stati anche degli schiavi. Gli schiavi erano considerati meri oggetti umani di proprietà del loro padrone, alla stregua dei cavalli o delle stalle in cui questi erano tenuti. La schiavitù era una realtà universalmente accettata. Persino la Bibbia la dava per scontata. Era una cosa del tutto naturale, come il fatto che l’acqua fosse bagnata e la sabbia asciutta. Tra le persone che Paolo convertì mentre si trovava agli arresti a Roma vi era uno schiavo di nome Onesimo che aveva derubato il suo padrone ed era scappato in città. Per quanto lo amasse, Paolo non cercò di salvarlo dalla schiavitù. Lo rispedì come fosse un portafogli smarrito al proprietario, tale Filemone, pregando quest’ultimo di trattarlo con benevolenza, adesso che era diventato un compagno di fede cristiana.

La schiavitù era una pratica contraria al messaggio cristiano di amore universale. Come mai allora Paolo non vi si opponeva? Perché non convinse Filemone a liberare il suo schiavo anziché chiedergli semplicemente di essere magnanimo con la pecorella che aveva fatto ritorno all’ovile? Probabilmente perché pensava che il mondo così com’era non sarebbe durato a lungo. Presto Gesù sarebbe tornato per instaurare il regno di Dio, in cui la giustizia e l’amore avrebbero trionfato; perché intervenire su un sistema che era sul punto di estinguersi? Se state per demolire una casa, di certo non perdete tempo a riparare l’impianto idraulico. Ciò significa che i primi cristiani non dovevano sentirsi del tutto a casa propria nel mondo. E la loro speranza che presto sarebbe finito insospettì i romani, i quali avevano l’impressione che i cristiani odiassero l’umanità. Ma le autorità romane non avevano ancora cominciato a riversare la loro collera sui cristiani. Ciò accadde solo quando si accorsero di un’altra loro prerogativa.

L’incenso è la resina dell’albero della gomma mescolata con erbe aromatiche, e quando viene bruciato rilascia un fumo dolciastro. Bruciare incenso era un atto di devozione diffuso nelle antiche religioni. Probabilmente si pensava che la dolcezza del fumo che saliva dal braciere deliziasse le divinità, e che ciò servisse a conquistarne il favore. I romani richiedevano ai loro sudditi di gettare alcuni grani d’incenso in un braciere posto sotto l’effigie dell’imperatore, come se venerassero un dio. Ciò divenne una prova di lealtà, come possono esserlo il saluto alla bandiera o alzarsi in piedi all’inno nazionale. C’è da dubitare che credessero davvero alla divinità dell’imperatore, ma di certo tale consuetudine la implicava. Questo era troppo per i cristiani. Benché fossero sudditi leali dell’imperatore, protestarono: non potevano bruciare incenso in suo onore come se fosse un dio.



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